martedì 14 ottobre 2014

L'Albero del Pane. Gino Cacino di Angelo. Un nuovo panino

L'albero del pane.

Se ieri si andava dal cielo al mare, oggi si andrà dal mare alla strada.

Di passi la strada
di passi e di sabbia il confine
dovunque si vada barriera di mare sarà
aperta soltanto
aperta al ritorno di venti
di naufraghi e vele
chiunque ci parta
comunque ci ritornerà 

Il panino di oggi é fatto così:
- Manicotti di Salame Toscano e Ricotta Fresca
- Crema di Peperoni al Grand Marnier

Ma da sola la strada non basta se lungo la strada non c'è ombra...

Di sabbia la strada
e d'ombra la pianta del pane
a chiunque ci vada rifugio e prigione darà
e finestra di vento
aperta soltanto
al ricordo di voci e sirene
dovunque si parta
comunque si ritornerà

...che in fondo in questi giorni si è parlato di questo: di sogno, di distanze, di passaggi, di partenze e di ritorni:

E' d'ombra la strada
e nell'ombra si lascia passare
dovunque si vada soltanto illusione sarà
e poi sogno, miraggio
distanza, passaggio
e risveglio fra l'albero e il pane
per quanto si parta
comunque si ritornerà

Solo un'ultima cosa: lo ha scritto Gibran:

Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine.

La canzone è L'Albero del Pane, e anche questa è di Gianmaria Testa:


Buona Vita




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