Ancora dal Menù "Le Proposte del Giorno" oggi vediamo due nuovi panini:
Il primo é con Costolette ai Pinoli e alla Uvetta, e con Anelli di Cipolla Fritti e Crema di Senape e Miele:
Il secondo é con Polpette di Salsiccia, Pappa al Pomodoro e Anelli di Peperoncino:
Sul senso e sull'importanza del maiale avevo già scritto in un post dello scorso 28 febbraio ma vi ripropongo comunque quanto detto in quelle fasi anticipatorie del nuovo menù:
Qui
parliamo dell'animale principe della cucina italiana nonché uno degli
alimenti più importanti della cultura contadina di pressoché tutte le
regioni d'Italia. Ma anche di una di quelle parole più ricche di
significato al punto da avere infiniti usi nel linguaggio comune e negli
eufemismi.
Intanto
perché "maiale"? Pare che il nome derivi dal latino e più precisamente
dalla dea Maia a cui i romani usavano sacrificare in primavera proprio
questo animale. E "porco"? In questo caso é più interessante la forma al
femminile: dal latino porca, di origine indoeuropea. Da confrontare col tedesco Furche ‘solco’, gallese rhych ‘solco’, lituano prapar̃šas ‘fossa, fessura’ e sanscrito párśāna- ‘fossa, precipizio’.Ora in agricoltura indica nella lavorazione del suolo agrario una striscia di terra rilevata compresa tra due solchi
paralleli, lasciata in sopraelevazione allo scopo di agevolare il
deflusso dell'acqua piovana. Ma... la fantasia e la lingua si sono
spinti molto oltre al punto da trovare delle somiglianze con il sesso
femminile. E da qui poi tutti quegli epiteti che indicano una donna
disinibita. Altra prova é che data l'ingordigia sessuale di questi
animali si usa come eufemismo per indicare sempre l'organo sessuale
femminile il termine "porcella". E così pare anche la "porcellana".
Una
della pietanza dei romani era la scrofa farcita di animali più piccoli e
per analogia con il cavallo di Troia quella pietanza fu chiamata
appunto "troia". Sembra chiaro il perché in seguito furono così chiamate
le prostitute.
Spiace
sapere che nonostante la sua grande importanza nella nostra
alimentazione questo animale sia così disprezzato al punto che il
termine stesso "maiale" o "porco" sia sempre offensivo sia che si alluda a un abbuffarsi smodato, a una grassezza flaccida, a un atteggiamento lascivo o a un’inveterata sporcizia. Il che, per inciso, è del tutto falso: lasciati a se stessi i maiali sono creature piuttosto pulite, anche se amano farsi i fanghi per proteggere e rinfrescare la pelle. Così come spiace sapere che é considerato addirittura immondo in altre culture.
Buona vita
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