giovedì 20 aprile 2023

Panino con i Fegatelli

 


Il Panino é con Fegatelli al Vin Santo, Pecorino Canestrato, Lardo Stagionato nel Marmo e Caramello di Vin Santo.

E siamo alla terza Città Invisibile: Siena.

Qui a Siena quella invisibilità é tangibile, é visibile, ha corpo, si respira nell'aria. É presente negli atteggiamenti, nei comportamenti, nel modo di vivere della gente che popola questa città. Questa volta però il senso di tutto ciò ve lo voglio descrivere raccontandovi la prima volta che sono arrivato a Siena.
Settembre 1986.
Erano i primi giorni di quel mese ed ero venuto qui per iscrivermi all'Università. Avevo pochi giorni a disposizione e quindi decisi di fare tutto quello che dovevo nel minor tempo possibile per poi godermi il tempo restante in totale relax e cominciare a conoscere questa città. E così feci. Prima tappa piazza del Campo ovviamente. Solo che... il primo impatto fu una vera delusione. Insomma arrivo lì e... a terra non c'era nemmeno la pavimentazione ma solo una specie di terra battuta. Nel mezzo della piazza addirittura le staccionate di legno. E allora penso "ma dove sono capitato?", "ma come sono rimasti indietro in questa città!". Dopo qualche ora però le domande trovano una spiegazione e il mistero viene svelato (magari é più corretto dire che é proprio in quel momento che inizia il mistero...): scopro infatti che in quel mese ci sarebbe stato un Palio Straordinario.
Riparto e ritorno una decina di giorni dopo, giusto in tempo per assistere al Palio.
E lì vedo una cosa che ho ancora davanti agli occhi proprio come se fosse oggi: Brandano. Un cavallo bellissimo, pazzesco, del colore della terra e del cielo, del colore della polvere e delle nuvole, di quelle nuvole che volteggiano indifferenti e minacciose, cariche di pioggia. Di quel colore grigio che annuncia la  tempesta, la forza incontrollabile degli elementi, il folto delle battaglie (altro che il cavallo di Napoleone che al confronto sembra uscito solo a fare una scampagnata), l'accanimento del nero sul bianco e la calma ingordigia del bianco sul nero. Se la furia ha un corpo allora era quello di Brandano. Che meraviglia! Gli occhi impenetrabili, di un nero che trovi solo nel buio più profondo, di quel nero che assorbe tutta la luce, ma lucidi di modo da restituire il mondo a se stesso. Un cavallo superbo con la forza indecifrabile, misteriosa, naturale, spirituale, terrena della grazia. E della leggerezza. Rimasi imbambolato.
É iniziata così.

Aggiungo una foto scattata da Pietro qualche anno fa che esprime il senso di tutto questo. Il ragazzo che si vede e non si vede, che sembra essere un tutt'uno con il cavallo é mio figlio. Uno scatto é meraviglioso. Di una bellezza infinita.
Su questa foto potrei scrivere pagine e pagine ma non lo farò. Se volete osservate i particolari perchè ogni minimo dettaglio é incredibile.


Un'ultima foto e anche questa é bellissima:


Sono io in uno scatto davvero incredibile di Francesco Ferrara mentre preparo proprio il panino con i fegatelli. Beh... a guardare quella foto sembro addirittura un professionista, un grande chef intento a una qualche misteriosa creazione, posseduto da una qualche misteriosa magia, uno sciamano che officia allo stesso tempo il sacro e il profano. Non lasciatevi ingannare: é  solo il talento di Francesco nel cogliere e travisare la realtà, nel renderla, in una immagine, di più di quella che é, nel raccontare con uno scatto l'atto liturgico della preparazione.
Pubblicare questa foto é il mio modo di ringraziare Francesco per questo regalo bellissimo.

Buona Vita





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